Definizione
⇨ Cosa è una Frase

testo - pag.1

STORIA DEL RE GRECO E DEL MEDICO DUBAN - parte 1°

C'era, nel paese di Zuman, in Persia, un re i cui sudditi erano di origine greca. Questo re era coperto di lebbra e i suoi medici, dopo aver fatto ricorso a tutti i loro rimedi per guarirlo, non sapevano più che cosa prescrivergli, quando arrivò alla sua corte un medico abilissimo, di nome Duban.
Questo medico aveva attinto la sua scienza nei libri greci, persiani, turchi, arabi, latini, siriaci ed ebraici; e, oltre ad aver approfondito la filosofia, conosceva alla perfezione le buone e le cattive qualità di ogni sorta di piante e di droghe. Appena informato della malattia del re e del fatto che i suoi medici lo avevano abbandonato, si vestì il più convenientemente possibile e fece in modo di farsi presentare al re.
- Sire, - gli disse, - so che tutti i medici di cui vostra Maestà si è servita non son riusciti a guarirla dalla lebbra; ma, se volete farmi l'onore di gradire i miei servigi, m'impegno a guarirvi senza pozioni e senza topici. Il re ascoltò la proposta e rispose:
- Se siete così abile da fare quanto dite, prometto di arricchirvi, voi e i vostri discendenti; e, senza contare i doni che vi farò, sarete il mio più caro favorito. Mi assicurate dunque di guarirmi dalla lebbra senza farmi prendere alcuna pozione e senza applicarmi nessun rimedio esterno?
- Sì, Sire, - rispose il medico, - mi lusingo di riuscirvi, con l'aiuto di Dio; e, a cominciare da domani, ne farò la prova.
Infatti il medico Duban si ritirò a casa sua, fece un maglio che scavò dalla parte del manico e in cui mise la droga della quale intendeva servirsi. Fatto ciò, preparò anche una palla proprio come la voleva. Il giorno dopo si presentò al cospetto del re; e, prosternandosi ai suoi piedi, baciò la terra e, dopo aver fatto una profonda riverenza, disse al re che giudicava opportuno che Sua Maestà montasse a cavallo e si recasse a giocare a pallamaglio. ...

 Le Mille e una Notte, racconti arabi raccolti da Antoine Galland, vol.1, De Agostini

(proff. Galeotti e Vecchi)


lessico - pag.1

lebbra = è una grave malattia infettiva che colpisce la pelle e i nervi periferici; è una malattia oggi curabile con gli antibiotici, ma è ancora molto diffusa nel mondo.
Curiosità: nel Medioevo, poiché la malattia si era molto diffusa, si costruirono appositi ricoveri per ospitare i malati di lebbra e gli appestati, che vennero chiamati "lazzaretti" dal nome di Lazzaro. I malati di lebbra che rimanevano fuori dai lazzaretti dovevano indossare campanelli o sonagli affinchè gli altri si accorgessero della loro condizione e li potessero evitare. Forse ricordi il lazzaretto di Milano dove sono ricoverati i personaggi dei Promessi sposi che hanno contratto il contagio della peste.

nei libri greci, persiani, turchi, arabi, latini, siriaci ed ebraici = con la caduta dell'Impero romano d'occidente e il lungo periodo di crisi dell'Alto Medioevo, il patrimonio culturale antico (soprattutto greco) era quasi scomparso ed era stato dimenticato in occidente; furono gli Arabi che lo riportarono in Europa, dopo averlo rielaborato e integrato con le conoscenze acquisite dal mondo orientale (Persia, Cina, ...). Accanto agli Arabi, un contributo altrettanto fondamentale lo diedero i monaci amanuensi che ricopiarono gli antichi manoscritti.

senza pozioni e senza topici = senza l'uso di pozioni (medicine liquide) o di pomate
Curiosità: in genere, le pozioni sono associate alla magia (come in Harry Potter)

topico = il termine viene da una parola greca che significa luogo, pertanto in medicina il termine topico si riferisce ad un medicamento che va applicato localmente (ad esempio una pomata)

il mio più caro favorito = la persona a me più cara tra tutti coloro che mi servono

mi lusingo di riuscirvi = mi vanto di riuscire a farlo
Curiosità: in questo contesto, l'espressione mi lusingo è una tipica frase di cortesia; in altri contesti il verbo lusingare significa adulare qualcuno con false parole per ingannarlo e trarne un vantaggio

maglio = mazza per il gioco della pallamaglio

prosternandosi = inchinandosi

riverenza = inchino

(proff. Galeotti e Vecchi)


guida - pag.1

Dal testo alla teoria

Questo è ciò che trovi alla pagina della teoria: "Un insieme di parole legate tra loro da un senso logico, grammaticale e sintattico si dice frase."

Capisci dunque che qualunque testo sensato è costituito da un certo numero di frasi, tra cui minime, semplici, composte, complesse.

Nel brano che hai a disposizione trova degli esempi di ogni tipo; se non ne trovi, confrontati con i tuoi compagni e chiedi l'aiuto dell'insegnante ed eventualmente manipola il testo per ottenere ciò che ti serve.

(proff. Galeotti e Vecchi)


guida - pag.2

Oltre il testo

Il testo che ti presentiamo, suddiviso in tre parti, è tratto dalla famosa raccolta anonima di novelle medievali, scritte in arabo ma di antica origine indo-persiana, "Le mille e una notte"; tra le più famose ricorderai certo quelle di Alì Baba, Aladino e Sindbad.

Si tratta di un'opera in cui una storia-cornice racchiude tutto il resto: un re, dopo aver ucciso la moglie infedele, comincia ad odiare le donne a tal punto che ogni sera ne sposa una e poi la uccide all'alba. La bella figlia del suo visir, l'intelligente Shahrazad, si offre volontaria per salvare le altre fanciulle. Ogni notte racconta una storia al re, senza mai concluderla, così guadagna un nuovo giono per finire la storia, che ne porta con sé sempre una nuova. Dopo tante notti trascorse ad ascoltare la fanciulla, il re se ne innamora e abbandona il suo iniziale proposito di vendetta.

La cornice è una struttura narrativa che introduce e accompagna tutta l'opera, raccordando tra loro le singole novelle; la cornice può anche creare diversi livelli della narrazione, se una storia ne contiene un'altra narrata da uno dei suoi personaggi. Una struttura analoga la puoi trovare nel Decameron di Giovanni Boccaccio, ma anche nella raccolta The Canterbuy Tales di Geoffrey Chaucer.

(proff. Galeotti e Vecchi)


teoria - pag.1

Cos'è una frase?

Ogni volta che parli ed esponi una tua opinione, fai una osservazione, rivolgi una domanda e lo fai attraverso un pensiero che ha un senso compiuto e comprensibile, stai costruendo una frase.

Un insieme di parole legate tra loro da un senso logico, grammaticale e sintattico si dice frase.

Ogni frase, per costituire un messaggio di senso compiuto, deve possedere due elementi costitutivi essenziali: il soggetto e il predicato

Il soggetto indica l'elemento del quale si parla.

Il predicato (dal verbo latino praedicare che significa dichiarare) dichiara l'azione compiuta o subita, lo stato o la condizione in cui si trova il soggetto, oppure le sue caratteristiche.

Il soggetto, a sua volta, influenza il predicato (persona, numero e anche forma)

Esempi: Christian corre (azione compiuta)
            Titti è rincorso da gatto Silvestro (azione subita)
            Angela si trova al lavoro (stato o condizione in cui si trova il soggetto)
            La mia borsetta è nuova (caratteristica del soggetto)

(proff. Galeotti e Vecchi)


esercizi - pag.1

ESERCIZIO 1

Giochiamo con le parole!

Ognuno di voi scriva una parola (nomi, articoli, aggettivi, pronomi, verbi, preposizioni, congiunzioni, avverbi, esclamazioni) su un foglio; passatevi i fogli dopo aver coperto la parola ripiegando la prima strisciolina di foglio.

Quando ognuno di voi ha scritto una parola su ogni foglio, srotolate quello che avete davanti e con le parole a vostra disposizione cercate di costruire una frase sensata che sia la più lunga possibile.

(proff. Galeotti e Vecchi)


esercizi - pag.2

ESERCIZIO 2

Scrivi un breve testo descrittivo o narrativo (5-10 righe), poi metti in disordine le parole di ogni singola frase. Scambia il tuo elenco disordinato di parole con quello di uno dei tuoi compagni e provate a ricostruire ognuno il testo originario dell'altro.

(proff. Galeotti e Vecchi)

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